Scorribande, lanzichenecchi e soldati ai tempi del Sacco di Roma. Papato e Colonna in un inedito epistolare dall'Archivio Della

Riferimento: 9788849216158

Editore: Gangemi
Autore: Piergentili P. P. (cur.), Venditti G. (cur.)
In commercio dal: 27 Agosto 2009
Pagine: 254 p., Libro in brossura
EAN: 9788849216158
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Descrizione

Era il 22 novembre 1526 quando Lelio della Valle, luogotenente in armi di Ascanio Colonna, dal suo accampamento di Oricola (sul confine tra Lazio e Abruzzo) informava il fratello Fabrizio di aver saccheggiato la città di Arsoli, dando in pari tempo conto della distruzione del feudo colonnese di Genazzano da parte dei mercenari pontifici. L'inedito e appassionante epistolario tratto dall'Archivio Della Valle-Del Bufalo, conservato nell'Archivio Segreto Vaticano, si inserisce appieno nel consolidato topos storiografico delle horrende guerre de Italia e restituisce in presa diretta i concitati momenti della guerra tra Colonna e Papato degli anni 1526-1527. Il conflitto, sorto dalla contrapposizione tra il cardinale Pompeo Colonna e Clemente VII, e apertosi a seguito dell'attacco ai palazzi vaticani del 20 settembre 1526, interessò tutti i feudi colonnesi a est di Roma. Le lettere, restituiscono quale fosse il punto di vista di Casa Colonna e del cardinale che si presentava come la longa manus dell'Impero nei suoi rapporti con la Chiesa. Se l'inasprimento del conflitto franco-asburgico e la successiva adesione di Clemente VII alla Lega di Cognac del 22 maggio 1526 avevano avuto come effetto immediato il peggioramento dei rapporti con la potente famiglia baronale e la successiva guerra, di lì a qualche tempo avrebbero provocato la reazione dell'imperatore Carlo V, la discesa dei Lanzichenecchi, il Sacco di Roma del 6 maggio 1527, la cattura e la prigionia del papa.