Religione e polis. Un archivio del novecento

Riferimento: 9788839210098

Marca: Quattroventi
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Descrizione

"Compone questo libro un plesso di ricerche condotte in un arco di tempo che va dall'inizio degli anni settanta del secolo scorso sino ai primi anni del terzo millennio. Sotto questo aspetto si possono considerare come parte integrante di un ipotetico archivio del Novecento per ciò che riguarda la presenza della religione nella città dell'uomo. Un rapporto controverso, conflittuale, mai interamente pacificato, con esiti talvolta paradossali. Che se il Novecento, a partire da Max Weber, si è caratterizzato per l'uso da parte degli analisti della società e della politica, dell'idea di secolarizzazione per descrivere la condizione della religione, il secolo si è poi chiuso con la constatazione che la religione, le religioni, hanno acquisito sempre più spazi, al di fuori della sfera privata e all'interno della sfera pubblica. Un risultato della modernità, ritenuto consolidato, è stato rimesso in discussione. Le religioni si confrontano ora con le istituzioni politiche, economiche e culturali, contestano la pretesa neutralità dello stato e dell'economia sul piano dei valori e la troppo netta separazione tra etica pubblica ed etica privata. E sorge il bisogno di ridefinire in regime di pluralismo religioso sempre più accentuato, lo stesso concetto di laicità come mostra il dibattito innescato dalle tesi di Rawls, Böckenförde e Habermas." (Dall'Introduzione)