L'autrice in maniera semplice e naturale descrive il dolore e la forza utilizzata per superare diversi momenti difficili da adulti ed adolescenti. Momenti fatti di separazioni, tradimenti, lutti e abbandoni. Tappe di trasformazione e di crescita per i protagonisti, istanti elaborati grazie al potere della resilienza, dello sport, delle amicizie e della famiglia. Un libro che senza tanti filtri narra di realtà drammatiche, e di come spesso sia necessario comunicare tra gli affetti delle nostre vite. In ogni personaggio si nascondono ansie e dolori che hanno portato i protagonisti dei racconti a divenire talora vincenti, altre volte vittime, facendo delle loro storie un bagaglio di vita. Il messaggio trasmesso non è tanto l'essenza di un dramma, ma quello che gli uomini ne fanno dei loro dolori. La scelta del titolo del primo racconto non è un caso. La casa sul promontorio per la scrittrice, rappresenta quel desiderio innato di trovare una pace ed una dimensione che protegga da turbolenze ed intemperie, da ombre e paure. Una casa che abbia prospettive diverse, fatta da solitudini a volte, ma anche da riflessioni e speranze.