Arcudara non è un romanzo tradizionale: il sottotitolo fa capire perchè: "Memorie e Passione". Perchè le memorie sono raccolte in due quaderni, di quelli usati una volta, nelle elementari: tutto ciò ho provato, visto e sentito, nel corso delle mie vacanze sull'isola - venti giorni nell'estate di ciascun anno, dal 1982 al 2002, tutto in quelle pagine quasi scarabocchiate. - Poi c'è la passione, quella scaturita da questo posto definito da A. Dumas "L'ultimo paradiso": dall'irreale al reale, dall'inverosimile, al vero, il mistero - E c'è il nome. Già, i siciliani chiamano gli abitanti dell'isola Arcudari. Qui, prendendo in prestito dal latino il neutro plurale, e, contraendo la sillaba li, nella dentale r. ecco Arcudara (o cose di Alicudi). Poi, Alicudi, o Alicuri, come risulta da testi d'epoca, abbastanza recenti, di fine secolo XIX.