La narratrice Maria è «Figlia del tempo», figlia di questa fitta rete di rapporti e di eventi che hanno permesso a tutti i molteplici passati di confluire in un unico futuro. Maria è il fulcro della bilancia, è il bandolo della matassa in cui si sono annodati tutti i fili di questo groviglio di sentimenti, di legami forti, a tratti morbosi, che legano personaggi vecchi e nuovi; un intreccio in cui l'amore è rappresentato in tutte le sue sfaccettature, dall'amore coniugale all'amicizia, dall'amore filiale a quello fra sorelle, dall'amore per il proprio lavoro all'amore per la verità. Maria è la chiave per comprendere il mistero di questo giallo che indaga le latebre dell'animo umano, che fa chiarezza su questo groviglio di legami, di sentimenti che esistono e persistono anche in assenza della persona che li ha suscitati, perché l'amore non ha bisogno della presenza, l'amore non ha bisogno dello spazio, l'amore non ha bisogno del tempo.