Inestinguibile, irrinunciabile tempo di bilanci - un po' per noi tutti: e la misura (mistura) ideale forse è davvero agrodolce, come molti passaggi, riflessioni o sequenze, accensioni liri-che, di questo gustoso, a tratti anche affilato pamphlet emotivo... Enrico Primerano è capace - nello stesso modo, con la medesima verve rigorosa o fragrante, duttile e capziosa profondità d'analisi - di convocare Nietzsche e Gandhi, Kipling e Nelson Mandela, Seneca e Pavese, Roland Barthes ed Erri De Luca... Ma poi, quel che più conta, intona scanzonate quartine rimate, o deliziose impennate romanesche; e sùbito fa la sintesi, quadra il cerchio tra idealità ed esperienza, essenza ed esistenza... In nome d'un credo arduo, certo, ma battezzato di sincero, schietto e verace.