Giardino di Bianca Lancia (Il)

Riferimento: 9791221493788

Editore: Youcanprint
Autore: Gentile Salvatore
Collana: ARCHITETTURA / Storia / Medievale
In commercio dal: 02 Novembre 2023
Pagine: 320 p., Libro rilegato
EAN: 9791221493788
29,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Il giardino di Bianca Lancia è un romanzo storico ambientato nel paese siciliano di Brolo (ME). Qui, nell'antico castello medievale tuttora esistente, soggiornarono a lungo i Lancia, aristocratica famiglia di origine piemontese che scese in Sicilia al seguito di Federico II. Dai Lancia proveniva Bianca, che dell'Imperatore fu la quarta e ultima sposa, nonché l'unica che, pare, egli abbia sposato per sincero amore piuttosto che per calcolo politico. Eppure il loro matrimonio finì in tragedia: Federico fece imprigionare Bianca, che terminò i propri giorni da reclusa. Impossibile, sulla base delle scarse fonti storiche pervenuteci, spiegare l'accaduto. È parso legittimo all'autore supplire a tali lacune con la fantasia e anche collegare le notizie storiche alle non poche leggende locali, in particolare quella che ha come protagonista Maria la Bella, anche lei di nascita nobile e anche lei tenuta prigioniera (in questo caso dalla famiglia). Maria incontrava segretamente il proprio innamorato, il quale nottetempo scalava la rocca di Brolo arrampicandosi alla lunghissima treccia di lei. La storia termina nel sangue, col giovane che viene assassinato per vendetta dal fratello di Maria, e Maria stessa che si uccide gettandosi in mare dalla rocca. Ancora oggi i pescatori sostengono di poter udire i lamenti del triste fantasma. Particolare attenzione è stata messa nel fornire al romanzo basi storiche non solo per quanto riguarda la vicenda, ma anche in merito ai luoghi, alle tradizioni, alla nomenclatura e, in genere alla vita quotidiana nel Medio Evo. Tanto che gli abitanti del posto non mancheranno di riconoscere elementi a loro famigliari, e chi del posto non è sarà probabilmente invogliato a visitarlo e scoprirlo. In questo modo si è sperato di dare al filone medievale, che tanta fortuna ha avuto nella letteratura e nella cinematografia recenti, una dignità culturale che in molte di tali operazioni troppo spesso viene purtroppo a mancare.