«Chiamatele conseguenze climatiche, noi preferiamo definirla rivoluzione. C'è in atto un cambiamento epocale, figlio di un conflitto ambientale che dura da anni: la famosa goccia cinese Sommario ha traboccato, il resto è destinato ai libri di storia. C'era proprio da aspettarselo, nessuno rimanga stupito da eventi simili, causati soprattutto dalla superficialità e sgarbatezza umana. Ci rimetterà la natura, ci finiremo dentro anche noi. Anzi, ci siamo già con l'acqua fino al collo. Siccità, alluvioni improvvise, l'Emilia-Romagna in ginocchio, tra qualche settimana il termometro registrerà due gradi in più rispetto allo scorso anno: sembra un film dell'orrore, forse lo sarà. I ragazzi di Ultima Generazione compiono gesti forti, significativi, a volte non del tutto comprensibili: ci provano e cercano di farsi sentire con qualsiasi mezzo a disposizione. L'allarme, loro, lo hanno lanciato da tempo e per tempo. La politica invece è troppo fuori da queste dinamiche, avvolta da un velo di totale ignoranza e colpevole di non affrontare seriamente il tema. Servirebbero figure autorevoli, magari dall'estero, professionisti che abbiano a cuore le sorti del pianeta, che educhino le persone a vivere con maggiore cura verso l'ambiente. Discorso utopistico, lo sappiamo bene. Possibile non ci sia un rimedio? Già, un rimedio non esiste. E allora prepariamoci a una catastrofe, proprio come una guerra: la Prima Guerra Ambientale». (Gianluca Cherubini)