L'opera di padre Giovanni Minozzi durante e dopo la grande guerra. Le «case del soldato alla fronte» e gli orfani di guerra dell

Riferimento: 9788833653983

Editore: Nuova Cultura
Autore: Squillaci Massimo
In commercio dal: 2021
Pagine: 298 p., Libro
EAN: 9788833653983
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Descrizione

Il presente volume riporta le ricerche attivate nell'ambito di due progetti presentati al Ministero della Difesa e da questi accettati riguardanti la Prigionia nella grande guerra progetti che vogliono sottolineare il valore del combattente disarmato, di entrambi gli schieramenti, sia quello italiano sia quello austro-ungarico con la individuazione dei campi di concentramento per prigionieri in Italia e la geografia dei campi di concentramento in Austria e, nel prosieguo delle ricerche anche in Germania. Tutto questo in un quadro di studio ed approfondimento della articolazione delle modalità relative alla gestione dei prigionieri nel primo conflitto mondiale per contribuire non solo alla conoscenza di questo aspetto della Grande Guerra, ma anche di preservarne la memoria e gli insegnamenti che da questo fenomeno si possono trarre anche oggi. Il cittadino in armi che come soldato è chiamato, disarmato, a continuare ad essere fedele al giuramento prestato in mano del nemico rappresenta un aspetto veramente degno di nota del valore militare. Aspetto da sottolineare anche alla luce che, mentre il combattente quando compie atti di valore è costante il suo riconoscimento anche tangibile, mentre il combattente disarmato, anche compie atti di abnegazione e valore, è per lo più non riconosciuto. Il presente volume è inserito nelle edizioni fuori collana dedicate alla prigionia.