«Parlando cose che 'l tacer è bello». Messinscena del Dialogo nella letteratura italiana. Dal «Dialogo coi morti» al «Colloquio»

Riferimento: 9788876674624

Editore: Cesati
Autore: Ubbidiente R. (cur.), Tortora M. (cur.)
Collana: Quaderni della Rassegna
In commercio dal: 25 Settembre 2013
Pagine: 268 p., Libro in brossura
EAN: 9788876674624
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Descrizione

Il volume raccoglie gli Atti della Sezione omonima organizzata nell'ambito del XXXII Congresso internazionale dei Romanisti tedeschi svoltosi nel 2011 presso l'Università degli Studi di Berlino. Il dialogo con i morti e sulla morte e l'interrogazione dei fantasmi della mente, i temi. Il primo è presente in letteratura sin dall'antichità: Luciano di Samostata, scrittore greco del II secolo d.C. in una rielaborazione in stile classico scrisse Storia Vera, ma soprattutto trenta Dialoghi dei morti che danno inizio ad un vero e proprio genere di cui danno ampiamente conto gli autori dei saggi contenuti in questo volume. Tasso, Gaspare Gozzi, Pascoli autori che, attraverso l'interrogazione dei morti, vanno alla scoperta di sé. E poi gli scrittori moderni, quelli che hanno segnato il Novecento, con Montale in testa, nei suoi Ossi di seppia e il Federigo Tozzi dolente del Podere, lo Svevo della Coscienza di Zeno. Il dialogo con i morti e sulla morte intreccia nei contemporanei come Pirandello, Eduardo De Filippo e Tabucchi con altre e diverse interrogazioni: quelle con i fantasmi della mente e del vivere. Attraverso i contributi del volume si dipana un colloquio serrato che, non a caso, si conclude con L'Autore a colloquio con un suo modello letterario.