Bruno Munari. I colori della luce-The colours of light. Catalogo della mostra (N

Riferimento: 9788849236996

Editore: Gangemi
Autore: Hájek M. (cur.); Francolini M. (cur.)
Collana: Arte contemporanea
In commercio dal: 28 Marzo 2019
Pagine: 144 p., Libro in brossura
EAN: 9788849236996
28,00 €
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Descrizione

Il volume ripercorre, in tre sessioni fra loro connesse, uno specifico corpo di lavori di Munari, le Proiezioni a luce fissa e le Proiezioni a luce polarizzata, realizzate negli anni Cinquanta del secolo scorso, con cui l'artista porta a compimento la sua ricerca volta a conquistare una nuova spazialità oltre la realtà bidimensionale dell'opera. La prima sessione del catalogo, intitolata Da un passato futurista a un futuro programmato, contiene gli interventi critici dei due curatori, che inquadrano l'origine del pensiero munariano, tra avanguardia futurista (dal polimaterismo al tattilismo) e arte programmata, al cui statuto l'artista giunge proprio attraverso le proiezioni di luce che rappresentano il punto più alto della sua sperimentazione, ponendosi come ponte tra la meccanica e l'elettronica. Segue una seconda sessione, corredata da un articolato apparato iconografico e documentativo, dedicata alla Digitalizzazione delle Proiezioni a luce polarizzata. Conclude la terza sessione, Testimonianze, che include testi di Giuseppe Morra, Direttore del Museo Hermann Nitsch, e di Giuseppe Furlanis, Direttore dell'ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) di Firenze. Al primo è affidato il racconto dell'esperienza della mostra Sculture nella città (1990), durante la quale una selezione di opere in metallo di grandi dimensioni realizzate da Munari è stata esposta sul lungomare e in altri luoghi di Napoli. Nella sua testimonianza Furlanis qualifica Munari come "poeta della semplicità", rivolgendo particolare attenzione al suo metodo di ricerca e all'aspetto pedagogico della sua pratica artistica. Un progetto editoriale che offre una rilettura poliedrica dell'opera di Munari, focalizzandosi su opere che hanno sfidato la storia e la critica d'arte, rimanendone ai margini in attesa di una loro ponderata rivalutazione.