Veronesi, per nascita o d'adozione, sono tutti i poeti di questa raccolta: da Berto Barbarani a Vittorio e Gianfranco Betteloni e, lentamente affiorando alla modernità, Tolo da Re e Angelo Sartori, per arrivare infine ad altri, rimasti forse più in disparte. Il mio intento, nel selezionare queste liriche, è esclusivamente quello di restituire - almeno in parte, visti i limiti di un'antologia - tutta la gioia e la passione, la malinconia e la partecipazione, insomma tutta l'umanità, universale e fuori di ogni tempo, che emerge dalla lettura dei loro versi. I veronesi che vi si soffermeranno potranno ritrovare i cieli e le atmosfere, i profumi della primavera e la nebbia d'autunno, lo sfondo familiare delle colline e il fluire del fiume, che fanno parte della loro vita da sempre; i non veronesi potranno scoprire, da una pagina all'altra, una città bellissima, che alcuni suoi figli hanno celebrato con il cuore, prima ancora che con la penna.